Sola. Piu' o meno. E' cosi che comincia il mio viaggio per la California.
Nonostante al gate abbia incontrato l'altra exchange student, sua sorella e madre ospitante che sarebbero venute con noi nel viaggio. Sull'aereo, comunque, eravamo seduti piuttosto distanti ma altre persone con cui chiaccherare ce ne sono state (come sempre!!).
Appena l'aereo si e' staccato da terra mi sono commossa, pensando a quanto quest'esperienza mi stia dando. E' un bellissimo momento/periodo questo per me. Sto realizzando quanto indipendente e adulta sto diventando senza nemmeno rendermene conto. C'e' questa sensazione di liberta' e spensieratezza che mi pervade la mente. L'unica cosa a cui penso e' quanto la mia famiglia mi abbia sostenuta nonostante io sappia quanto e' difficile per loro avermi lontana. Mi mancano moltissimo ed il mio ritono in Italia e' sempre piu' vicino. Io cui ho un'altra "famiglia" (tra cui la persona piu' vicina ad una sorella che potro' mai avere, Kara) e tanti amici che mi mancheranno quando partiro'.
Arrivata.
Dopo avere messo piede in terra californiana Shelly (una delle accompagnatrici) e la sua exchange student ci sono venute a prendere (eravamo l'ultimo arrivo-in ritardo-percio' gli altri erano gia' per strada) per poi salire in macchina e rimanerci per 7 ore in direzione Arizona.
Paesaggi desertici si sono susseguiti uno dietro l'altro: uno spettacolo. Ho visto anche diversi cactus di quelli da cartolina. A poco piu' di un'ora dall'arrivo, nel bel mezzo di una Highway (di quelle nel mezzo del niente ed con un po' di deserto intorno), si squarcia una gomma del van. Aspettiamo per piu' di un'ora i soccorsi e poi, a causa del traffico un'altra ora e mezza di strada.
Arrivate all'hotel eravamo esauste.