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Tuesday, March 27, 2012

Why Study Abroad Is Important - Video

After a week of break, here I am again. 
Today I show you a video about my American Year (4 years ago). I loved to study abroad and I'm trying to do it again, so I believe that studying abroad it's very important and it's worth to invest money on it, if it's possible. 
Enjoy the show.
Dopo una settimana di pausa, eccomi di nuovo.
Oggi vi mostro un video che ho realizzato sul mio anno in America (4 anni fa). Ho amato studiare all'estero e sto cercando di poterlo rifare, quindi credo che studiare all'estero sia veramente importante e valga la pena investirci del denaro, se è possibile.
Buona visione



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Sunday, February 19, 2012

Taking A Trip Down To Memory Lane: Homecoming Time


Last week in Michigan.
I went to a lot of Graduation Parties, I said goodbye to many people, I gathered my belongings together, I watched my last sunsets and I cried bitter tears.


But let’s start from the beginning.
The week got the lead out.
It began happily because I was on vacation, I felt ready to go home, I bought many gifts and I was looking forward to give them, I went to many parties and everybody knows that the things I love the most are Parties and Food, I felt well-integrated in the community,  so I can’t explain how much I was happy.


Few days before the departure something changed.
Nobody wants to be woken up while dreaming.
I was scared to come back to reality because I unavoidably lost pieces of my friends’ life, I was living (almost) on my own and I became a little bit more selfish, I was again plunging into the unknown, the “dream” became the real life and the “reality” became the uncertainty.
I fell apart.
Were my friends still interested to me? Was my family ready to my new and enriched character? Was I ready to face the summer with 15 Kg more? Yes, I gained around 15 Kg living 9 months and 2 weeks in the U.S.A..


Saying goodbye to my American friends resurfaced the memories we had together.


While picking up my stuff from my bedroom I went through a lot of feelings and I ended up with a smile and a tear poured down my face.


Last but not least, leaving my host family was hard as integration.
Sara, Resa and her boyfriend Devin, Kara, Jeanette and the Mcdonalds, neighbors and family’s friends and relatives: they all make me feel home and I will never say enough “thank you” to describe my gratitude.
The most touching event was a short chat with Kara, my younger host sister, ended with a long and desperate crying. Kara helped me out all year long and since I am an only child she is the closest thing to a sister I will never know.


Time’s up! Put luggage into the trunk and go to airport.
You have many hours of flight to clear up your thoughts. All alone.
Landed.
Now, you are back.
Now, you have to speak Italian again. Also if you don’t want.

Tuesday, February 14, 2012

Graduation Day


May 30, 2008. What a great day: school finished, Senior year was gone, all my American friends were smiling, we were waiting altogether in a long line inside the main building to walk out in the back yard for the ceremony.

It was all quite until I heard a friend of mine yelling from the end of the hall: <<Veronicaaaaaa someone  is looking for you! She looks lost.>>


And there she appeared, my mum.
New hair color, same genuine look.

It was weird, it didn’t seem so long I wasn’t seeing her but 9 months passed by fast.
Anyway, I knew she was coming to the Graduation but I didn’t know she was already arrived.


The ceremony started.
Awards to Honour Society members were given.
Fathers were recording videos and mothers were wearing the best dress.
The national anthem echoed.
The degree hand in began. As usual, I was the last one on the list because my last name starts by Z.
While waiting to go up on the platform, I noticed that after a long and very cold winter it was finally sunny and warm.


When it was my time to get my diploma and the Principal handshake everybody else was already throwing hats toward the sky
By the time I came down everything was concluded. Sigh.


Time for pictures!

Kara and I. She taught me what sisterhood is.
With my "mums".
After all that, my host family, my mum and I went to Red Lobster for dinner.

At Red Lobster.
I spent the day after with my mother exploring downtown Monroe, MI and chatting a bit. My mum rent a Corvette for the occasion and many laughs were spent for the bad driving due to the automatic shift.


In the late afternoon we said goodbye again to each other and then she came back to NYC. This time was easier let her go, 8 days later I was supposed to be back home.


Sunday, May 25, 2008

The Seniors' Dance: The Prom


Sabato 3 maggio e' stata una giornata veramente da ricordare. E' stata la notte del Prom, il ballo di fine anno solo per quelli dell'ultimo anno.

Nella mattinata mi alzo con calma e inizio a preparare la mia piccola valigia (un solo bagaglio a mano con tutto il necessario per 10 giorni, da pazzi...) che avrei utilizzato il giorno dopo per andare in California.

Ore 13: inizia la maratona di cose da fare. Salone di bellezza. Si inizia con la ceretta (Ahi!), si continua con l'acconciatura (Ahi! Tutta colpa di quelle cavolo di forcine...), nel mentre dell'acconciatura c'e' stato il trucco ed infine la manicure. Questa parte della giornata, comunque, mi e' piaciuta un sacco e sarebbe bello se fosse cosi almeno una volta a settimana. Il risultato finale e' stato proprio apprezzato dalla sottoscritta, mi piacevo moltissimo.

Ore 16: torno a casa ed indosso il bellissimo vestito corto con una fantasia dai colori non appariscenti che avevo comprato apposta per l'occasione. Il problema era che non era un vestito da Prom. Solitamente le ragazze usano vestiti lunghi/corti/con enormi gonnelloni tipo '800 dai colori sgargiantissimi. Ne avrei anche usato uno cosi ma sono troppo grossi e pesanti ed io non avrei avuto la possibilita' di portarlo a casa con me e neanche di riutilizzarlo una volta in Italia. Quindi al posto di un vestito "normale" ne ho preso uno completamente "diverso".

Ore 17: la mia amica Brandy mi viene a prendere con mezz'ora di ritardo e corriamo a casa di Juliana (20 minuti di strada) dove la limousine ci aspettava per partire alle 17.30h.

Ore 17.30: sbagliando 2 volte strada finalmente siamo arrivate da Juliana. Una volta li', Juliana mi ha regalato il fiore da portare al polso ed abbiamo fatto qualche foto tutte insieme (nella foto da destra in alto: Brooke, Io, Sarah, Megan, Sarah, Brandy, Chealsea, Marjorie e da destra in basso: Mary e Juliana).

Ore 18: ora in cui dovevamo essere gia' la' noi saliamo in limousine e partiamo per raggiungere il Park Inn in Toledo, Ohio. Tanto per cambiare becchiamo traffico e ci impieghiamo ben 45 minuti ad arrivare.

Ore 19: iniziamo a mangiare, fare le foto professionali di gruppo e finalmente a ballare. Sono rimasta in pista praticamente per tutto il tempo tanto che la mia acconciatura cascava a parte ed il trucco mi si stava sciogliendo sulla faccia tanto ero sudata. Mi sono divertita tantissimi e penso che di tutti i balli questo sia veramente stato il piu' grandioso.

Ore 23: il ballo finisce e tutti quanti ritornano al parcheggio per ritrovare ognuno le proprie limousine.

Ore 24: sono a casa un po' triste perche' era gia' finito ma appena ho dato uno sguardo alla mia valigia sul letto, che mi guardava come per dirmi: "Finiscimi! Domani mattina parti per la California", mi sono subito tirata su di morale.

p.s.: ci sono voluti 45 minuti per togliere trucco e parrucco.

Con Mia Zia...

Aereoporto ore 18.30.
Eccola.
Li' in piedi con il bagaglio a mano che si guarda in giro nella speranza di vedermi.
Mia zia Mariarosa e' venuta a trovarmi qui a Monroe, durante un suo viaggio a New York per ben 24 ore, il 19 e 20 aprile.
Appena l'ho vista le sono corsa incontro e quello che per me e lei era un abbraccio veloce per il resto del mondo era un quarto d'ora.
In macchina, con la mia famiglia ospitante, siamo andati a mangiare cena a Detroit. Tornate a casa siamo andate a dormire subito subito perche' cosi si potesse riposare dal viaggio e fosse pronta il giorno dopo per fare un giretto della zona nella quale vivo. Dopo qualche chiacchera e un po' di relax nel pomeriggio era gia' ora di salutarsi.
Grazie zia di essere venuta.
Vedere qualcuno della famiglia e' stato come una boccata d'aria fresca che mi ha dato la spinta finale per la riuscita della mia esperienza.

Saturday, May 24, 2008

Supercross Monster Energy Drink Event


12 aprile 2008: primo evento di Supercross che ho visto nella mia vita. E' stato super duper.
E' stato un bellissimo event grazie alla scenografia (cioe' lancia fiamme sulla porta d'arrivo e trucchetti dei piloti come presentazione), alle moto che erano favolose e soprattutto c'erano un sacco di Kawasaki di cui Monster Energy Drink e' sponsor ed io sono pazza, e le paurose cadute che questi qua si piantavano ad ogni giro.
Posti bellissimi, praticamente sulla pista.
Ero super eccitata prima di arrivare allo stadio, nello stadio e dopo per tornare a casa, tanto che ho comprato la maglietta dell'evento.
La voglia di imparare ed averne una moto mia e' cresciuta sempre di piu', per la felicita' di mio papa' che le odia.

Long Time No Talk

Sono decisamente un disastro a tenere aggiornato il blog. Ho passato 2 mesi senza dire nulla e li sento come se fossero stati 2 anni, perche' di cose qui ne sono successe ed anche parecchie.

Qualche anticipazione:

  1. tutti i compleanni che ho saltato;
  2. Show di Supercross visto a Detroit;
  3. la visita di mia zia qui a Monroe;
  4. il Prom, ballo di fine anno per la classe dell'ultimo anno;
  5. il mio viaggio in California;
  6. la fine della scuola e l'arrivo della Graduation;
  7. il mio ritorno in Italia (sempre piu' vicino).

P.S.: Andate a fondo pagina per lasciare un messaggio sul frigo!!!!

Wednesday, March 26, 2008

American Life Step By Step

Sono passati 4 mesi dall'ultimo riassunto psicologico della mia vita americana e il 23 e' stato il mio complimese qui negli States: 7 mesi esatti vissuti nella cultura americana.
Adesso ve li racconto passo passo.

L'evento piu' significativo di questi mesi e' stata l'improvvisa perdita di mia Nonna Giselda. Io, in realta', non me ne sto ancora rendendo bene conto perche' non essendo tornata risulta molto difficile da credere. Appena ricevuta la notizia sono stata in stato di shock per una settimana e poi e' arrivato questo strano sentimento, che mi sta ancora colpendo, di incredulita'. Purtroppo io lo so che e' vero e lo sento che a casa c'e' tanta tristezza, ma a me piace ricordare tutte le cose che negli ultimi anni abbiamo fatto insieme e sono felice di aver avuto la fortuna di averla potuta conoscere cosi a fondo. Ovviamente sono triste ma purtroppo non rendendomene ancora completamente conto e' solo impossibile per me capire che non la rivedro' piu'. Pensare che all'ultimo abbraccio, all'ultimo saluto, all'ultimo bacio che le ho dato le avevo detto "Ci rivediamo tra 10 mesi" e adesso che ne mancano solo piu' due e mezzo al mio ritorno sale la rabbia di non averla abbracciata un po' piu' a lungo, parlato un pochino di piu' quel lunedi della mia ultima chiamata ma, io lo so, a lei non piacevano le smancerie o le chiamate lunghe, a lei bastava sapere che tutto andava bene e al posto degli abbracci preferiva dare sonore pacche sul sedere. In ogni caso niente sarebbe stato mai abbstanza per me.
"Ostrega" diceva sempre quando qualcosa la sorprendeva e poi il resto della frase di solito me la traducevano o papa' o zia, ma nell'ultimo anno meno. Nell'ultimo anno la vedevo spesso, le parlavo tanto, la ascoltavo tanto e avevo imparato a capirla in quel suo particolare modo di parlare, mezzo veneto mezzo italiano.
Ho ancora il santino nel portafoglio che mi aveva dato perche' mi proteggesse durante questo mio viaggio ed anche il grembiule che, anche se sono un'orribile cuoca, mi sarebbe servito per cucinare. Mi manca, come mi mancano tutti, ma lei non sara' li al mio ritorno ed allora mi manchera' ancora di piu'. Non le diro' mai addio perche' nel mio cuore lei c'e' ancora ed e' li che la trovero' per il resto della mia vita.
Nonna ti voglio bene.

Ogni mese, ovviamente, ci sono alti e bassi che non sempre so come prenderli ma qui mi trovo bene e sono felicissima della mia esperienza. La risceglierei altre mille volte. E' semplicemente straordinario come un piccolo pezzo della nostra vita possa cambiarci dentro, in meglio si spera, e farci capire quanto e' importante imparare e capire altre culture. Sto imparando anche ad apprezzare molto di piu' il mondo in cui vivevo e tornero' a vivere molto presto. Quel posto cosi perfetto, grazie a famiglia ed amici, chiamato casa.

Mi mancano tante cose:

  • la mia mamma, che mi da il bacio della buona notte pensando che io stia dormendo;
  • il mio papa', con la sua aria interrogativa su ogni cosa e quando mi dice di coprirmi perche' fa freddo;
  • i miei nonni, con il loro sguardo sempre orgoglioso ed il sorriso sempre da orecchio a orecchio;
  • la mia zia, con cui parlo sempre di ogni cosa soprattutto quando siamo in macchina;
  • tutto il resto della mia famiglia, che e' sempre cosi sarcastica e frizzante in ogni periodo dell'anno;
  • Clara, con cui rido per ogni cosa senza motivo e possiamo passare ore a parlare senza una conclusione precisa;
  • i miei compagni di classe, perche' di migliori non ne potrei avere e perche' in 3 anni sono riusciti a darmi 24.000 sopranomi;
  • il mio fratellone Paolo, che e' sempre cosi dolce e pronto ad aiutarmi;
  • la mia sorellina Francesca, a cui mi piace dare consigli;
  • Elisabetta, che mi fa scassare quando ride e con cui passo ore a passeggiare in centro;
  • Andrea&Martina, che sono cosi teneri e premurosi;
  • Marika, con cui facciamo sempre lunghi tragitti in navetta solo per chiaccherare;
  • Tutti gli amici che non ho menzionato perche' non ho abbastanza spazio per dire qualcosa ad ognuno, alcuni esempi: tutti i quintini di quest'anno ed anche tutte le persone che sono gia' uscite da liceo, Noe, Fede, amici del mare, Lor di Castagnole, Tardi, Vinovesi e non, tutte le persone che conosco insomma;
  • Jack, il mio bel cagnone;
  • il mio letto;
  • Minni, il mio negozio preferito;
  • Torino, con tutte le sue luci e perche' chi si innamora di Torino, l'avra' sempre nel cuore;
  • i mezzi pubblici, che pensavo di odiare e adesso rimpiango di non avere;
  • Piz-Stop, che e' di fronte la mia scuola e dove andavo sempre a prendermi la brioche del primo mattino;
  • la signora del bar senza nome (o se ce l'ha io non l'ho mai saputo), dove ho mangiato tutti i pranzi per restare il pomeriggio a scuola l'anno scorso;
  • il mio computer;
    i miei 42 poster, appesi nella mia camera durante le medie solo per coprire il muro bianco;
  • tutte quelle piccole cose che vorrei elencare ma io non ho tempo di scrivere e voi non avete tempo di leggere.

(Nella foto c'e' il tramonto di qualche giorno fa visto dalla casa di una mia amica)

Negli ultimi mesi sono anche cambiate un po' di cose. Primo, sono stata ad uno Shower, una festa, organizzata dalla sposa in cui vengono invitate solo le donne partecipanti al matrimonio, nella quale la sposa apre i doni e rigrazia ognuno di fronte a tutti. E' stato bello, un po' diverso da quello che siamo abituati noi. Io ne morirei. Io mi vergogno a Natale mostrare alla mia famiglia chi mi ha regalato cosa, figuriamoci. Comunque, il secondo trimestre di scuola e' finito molto bene e di conseguenza e' iniziato il terzo (ed ultimo) e con esso e' iniziata la stagione di calcio femminile. Si! Sono nella squadra (anche se in JV) e ci alleniamo tutti i giorni. Ho appena menzionato che sono in JV, cosa significa?? Ci sono 2 squadre in ogni sport una e' chiamata Varsity ed una Junior Varsity. La Varsity, equivalente della nostra prima squadra, sono quelli piu' esperti o piu' grandi e nella JV, equivalente della seconda squadra, ci sono i primini/secondini e quelli piu' inesperti (come me). Il coach ha detto che dopo un paio di partite potrebbe spostarmi, ma non so perche' nella Varsity non giocherei molto e farei molta panchina, mentre nella JV posso puntare alla leadership di capitano...vedremo...


Un po' di anticipazioni:

  1. vado a vedere Supercross al 13 di aprile;
  2. mia zia verra' a trovarmi il 19 e 20 di aprile;
  3. andro' in California dal 4 al 13 maggio;
  4. c'e' un'altissima probabilita' che io torni tra il 5 e l'8 di giugno.

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