It's the only thing you got to know to imagine of being there.
Nope, it isn't true: there's much more.
But, for sure, I spent a lot of time watching the awkward people who were there.
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Hipster, hipster ovunque.
É l'unica cosa che dovete pensare per immaginare di essere stati lì.
No, non è vero: c'è molto altro.
Ma, di sicuro, ha occupato buona parte della serata osservare i bizzarri esemplari di umani presenti al Festival.
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I'd start with all the odd outfits I saw around.
The most particular was for sure a girl with light blue hair with a 50s hairdo, high waist jeans hot pants -very very short-, a corset that squeezed all the content and red flats.
An amazing number of lumberjacks and Canadians. Not that there's anything wrong, in fact they were all handsome.
The most extravagant haircuts of the history that I was almost embarrassed for my dull -it was very nice at the beginning but short hair just don't last on me- medium-length natural color haircut.
T-shirts, pants and tights ripped in so many ways that I would never have thought of hang out dressed like that, and I mean one night I matched a lilac t-shirt with a emerald green skirt so it is not only a matter of extravagance but also wisdom.
Okay, I'll stop doing the nasty old maid who criticizes everything and I step forward to serious things like describing the staging of the Grande halle de la Villette.
Two stages, one in front of the other, but very far apart, at the center the bar and the system of lights and sound management. On either side of this huge room, two balconies with two different purposes. One was dedicated to the Festival Official Retailer with the usual T-shirts and CD -very expensive- and on the other side a sort of small market for the perfect hipster with the hairdresser, hypnotic t-shirts, fake mustaches, necklaces and jewels of every kind. Some things were not even ugly but the prices were for jewelry of Place Vendôme. Outside there were all the stands for feeding yourself, from which we could supply through the fantastic fake money paid with a lot of real money. Moreover, to convince the guard to let me keep the bottle of water, I had to pretend a whole story of congenital diseases that lead me to rehydrate every 10 minutes. All this to keep ½ liters of water and to not buy a € 5 bottle.
Anyway, here following the artists who performed that night and there are two songs I loved after the photos:
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Inizierei raccontandovi dei look originali che ho visto in giro quella sera.
Una, penso la più eclatante, capelli turchini con acconciatura anni '50, shorts -molto molto corti- di jeans a vita alta, un corpetto che strizzava tutto il contenuto e paperine -son di Torino e mi rifiuto di chiamarle ballerine- di vernice rosse.
Una serie infinita di ragazzi boscaioli e canadesi. Non che ci sia niente di male, anzi erano tutti armadi 4 stagioni.
I tagli più stravaganti della storia che ero quasi in imbarazzo per il mio sciapissimo -era molto bello appena fatto ma i capelli corti su di me non durano- taglio media lunghezza di color naturale.
Magliette, pantaloni e collant strappati in tanti di quei modi che con tutta la buona volontà non mi sarebbe mai venuto in mente di uscir di casa così; e voglio dire una sera ho abbinato una t-shirt lilla ad una gonna verde smeraldo quindi non è solo una questione di stravaganza ma anche di buon senso ad un certo punto.
Okay, la smetto di fare la zitellona antipatica che critica tutti e passo alle cose serie come descrivere l'allestimento della Grande halle de la Villette.
Due palchi, uno di fronte all'altro ma molto distanti, al centro il bar e l'impianto di gestione delle luci e dell'audio. Ai due lati di questa immensa sala, due balconate con due diversi scopi: uno rivenditore ufficiale del Festival con le solite T-shirt, borse e CD -cari come il fuoco- dall'altra una specie di piccolo mercatino del perfetto hipster con tanto di angolo coiffeur, magliette ipnotiche, baffi finti, collane e bijoux di ogni tipo. Alcune cose non erano nemmeno malaccio ma avevano dei prezzi da gioielleria di Place Vendôme. All'esterno c'erano tutti gli stand per sfamarsi, dalla quale ci si poteva rifornire tramite dei fantastici soldi finti pagati con un sacco -ma veramente un sacco- di soldi veri. Tra l'altro, per convincere la guardia a lasciarmi tenere l'acqua, mi sono dovuta inventare tutta una storia su delle malattie congenite che mi portano a dovermi reidratare ogni 10 minuti. Tutto ciò per tenere mezzo litro d'acqua e non dover comprare una bottiglietta a 5€.
Comunque, ecco qui di seguito gli artisti che ho sentito e, dopo le foto, ci sono due delle canzoni che ho preferito:
Rustie
Disclosure
Simian Disco Mobile
Totally Enormous Extinct Dinosaurs
Grizzly Bear
Breton
Death Grips
Liars
Twin Shadow
Purity Ring
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| My friend Bernardo who I thank to have come with me. |
My favorites:
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